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SOGNO DENTRO SOGNO opera in un atto e sette quarti

SOGNO DENTRO SOGNO opera in un atto e sette quarti

INTERPRETI

Jacopo Pesiri, Chiara Elisa Rossini, Alessio Papa, Cristina Barbiero, Maria Grazia Bardascino, Marina Carluccio, Tolija Djokovic, Dimitrios Ioannis Papabasileiou
gruppo da camera e voci dei conservatori di Castelfranco Veneto e Rovigo

DIREZIONE MUSICALE

Bernardino Beggio

MUSICA E REGIA

Massimo Munaro

PRODUZIONE

Teatro del Lemming, in collaborazione con i Conservatori di Castelfranco Veneto e di Rovigo con il sostegno e contributo di: Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Progetto CulturalMente- Nuovi Linguaggi d'Arte

 

PRIMA RAPPRESENTAZIONE:

Rovigo, Teatro Studio 26 aprile 2013

Rispetto al lavoro teatrale l’Opera – qui realizzata in una versione per sette strumenti - presenta, naturalmente,anche delle differenze e delle sue precise peculiarità delle angolature espressive che potevano essere soltanto contenute in nuce nel lavoro originario.  
E’ evidente, per esempio, che qui la musica incarna il Deus ex Machina, il burattinaio  che costringe i personaggi a muoversi come pedine ( ipawn hearts” che campeggiano dalla copertina dell’album tanto amato dei Van der Graaf Generator – da cui rubammo il titolo di un brano per nominare il gruppo “Lemming”). Gli attori sembrano mossi da un Invisibile Manovratore, e di fatto qui i musicisti sono perennemente seminascosti da un fondale fino  allo svelamento del finale. La scelta di nascondere e di sospendere in alto i sette musicisti mette di fattolo spettatore palesemente davanti ad una doppia realtà: ma in quale si nasconde il sogno? In quella velata deimusicisti e dei cantanti o in quella dei sette attori che furoreggiano in scena? E perché tutti i musicisti e i cantantisono amplificati e solo Jan canta in scena non amplificato? Anche questa  diversa stratificazione sonora ci riportainfondo alla dimensione percettiva  tipica del sogno. Così come onirica è la moltiplicazione delle figure degli attori,sette attorno  a Jan rispetto ai tre della versione teatrale. Questa partita dà luogo ad infinite simmetrie edopposizioni (sette musicisti contro sette attori, bianchi contro neri, ecc.),: una partita nella quale Jan sembraessere la posta in gioco. 

SOGNO DENTRO SOGNO, infine, nasce oggi all’interno di un processo pedagogico che accomuna dei giovani attori e dei giovani musicisti. E’ bello per me pensare che questo lavoro possa rappresentare un momento importante,come lo era stato per noi, per dei giovani artisti in formazione. Non può che regalare un sorriso l’idea di riuscire acreare le condizioni di un ideale passaggio di eredità, di un “testimone che passa”.